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Nota Applicativa Igiene N.10 – Piano ragionato di monitoraggio igienico delle superfici

Nota Applicativa Igiene N.10

Piano ragionato di monitoraggio igienico delle superfici


Gli ambienti di produzione devono essere suddivisi in almeno 4 zone a seconda del rischio di contaminazione valutato:

Zona 1:

L’area dello stabilimento dove esiste un contatto diretto tra prodotto e superficie immediatamente dopo un trattamento di riduzione della popolazione microbica del prodotto e prima del confezionamento. I punti da monitorare sono i convogliatori, le tubazioni, gli utensili, gli omogeneizzatori.

Zona 2:

Questa area comprende le parti che non vengono a contatto con il prodotto, ma sono adiacenti alle superfici che vengono a contatto con il prodotto. I punti da monitorare sono i punti morti, i lubrificanti, i supporti degli impianti, i pulsanti di comando degli impianti, la polvere sui sistemi di illuminazione, i telefoni, superfici la cui condensa potrebbe andare sui prodotti, etc.

Zona 3:

Questa area comprende le parti che sono distanti dalle superfici che vengono a contatto con il prodotto, ma potrebbero determinare una contaminazione crociata. I punti da monitorare sono i pavimenti, le griglie di ventilazione, le linee di condensazione dell’acqua, i carrelli, le guarnizioni in gomma delle porte, i pallets, gli scarichi, i punti di raccolta degli scarti, et.

Zona 4:

Questa area comprende tutte le parti più distanti dalla zona di produzione.

 

Il materiale necessario

Sacchetto  (sacchetto + guanti – con spugna pre-inumidita)  

Il programma di monitoraggio ambientale delle superfici

– Accertamento della corretta esecuzione delle operazioni di pulizia e disinfezione sulle superfici, a livello microbico

Quando effettuare il campionamento delle superfici?

Al termine delle operazioni di pulizia. Se si vuole evidenziare la possibile presenza di patogeni, prelevare campioni dopo la pulizia e prima della sanificazione

Dove effettuare il campionamento?

Superfici a contatto con il prodotto, Parti inferiori e sottostanti delle superfici, Angoli degli impianti/strumentazione, Guarnizioni, Cerniere

Tipo di test analitico

Conta microbica aerobica (CMA), Coliformi, Lieviti e muffe, Listeria spp, Salmonella

Specifiche

CMA, Coliformi, Lieviti e Muffe <10 UFC/spugna nella zona 1 e 2, Per le zone 3 e 4 da decidere a livello aziendale, Listeria e Salmonella negative su ogni spugna, I risultati fuori specifica non devono superare 10/15%. 

– Accertamento della corretta esecuzione delle Buone Pratiche Igieniche da parte del personale

Quando effettuare il campionamento delle superfici?

Quattro ore in produzione, dopo pulizia e sanificazione.

Dove effettuare il campionamento?

Mani degli operatori, Grembiuli, Uniformi

Tipo di test analitico

Conta microbica aerobica (CMA), Coliformi, Stafilococchi coagulasi +

Specifiche

CMA: a seconda del prodotto e della zona, Coliformi, Staf. Coagulasi + inferiori a 10 UFC per ogni spugna nella zona 1, Per le zone 3 e 4 da decidere a livello aziendale.

– Accertamento della presenza di sporco e batteri sulle superfici degli impianti

Dove effettuare il campionamento?

Nel momento del prelievo del campione

Tipo di test analitico

Conta microbica aerobica (CMA), Coliformi (se fuori dalle specifiche), Listeria, Salmonella

Specifiche

CMA, Coliformi, Lieviti e muffe inferiori a 10 UFC per spugna nelle zone 1 & 2, Listeria e Salmonella assenti su ogni spugna.

– Accertamento della corretta frequenza delle operazioni di pulizia

Quando effettuare il campionamento delle superfici?

Alla fine di ogni turno o prima delle operazioni di pulizia preventivate.

Dove effettuare il campionamento?

Zone 1 & 2.

Tipo di test analitico

Conta microbica aerobica (CMA), Coliformi, Listeria, Salmonella

Specifiche

CMA. Coliformi, Lieviti e Muffe da decidere a livello aziendale, Listeria e Salmonella assenti.

Riferimenti 

The EMP Program – The Environmental Monitoring Program data will determine if GMPs and prerequisite programs are properly implemented during production. – Food Safety Magazine – May 2007 – Pag. 14/16.

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Nota Applicativa Igiene N.09 – Monitoraggio microbiologico delle mani

Nota Applicativa Igiene N.09

Monitoraggio microbiologico delle mani


Un corretta tecnica di lavaggio delle mani è determinante per salvaguardare il prodotto alimentare e la sua shelf-life. Un effettivo “dopo il lavaggio” programma di monitoraggio delle mani che coinvolga palmo, sotto-unghie, punta delle dita, spazio inter-ditale degli operatori è fondamentale e dovrebbe essere applicato in ogni sito di produzione. Questo monitoraggio è la migliore dimostrazione pratica per far applicare la “Buona Prassi di Lavaggio delle Mani” agli operatori di produzione.

Due sono i sistemi per il monitoraggio microbiologico delle mani:

  • MAXI PIASTRE A CONTATTO per i polpastrelli delle dita
  • Tamponi per il palmo, sotto-unghie, dita e spazio inter-ditale

I due sistemi dovrebbero essere usati in combinazione.

 

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Nota Applicativa Igiene N.08 – Campagna di sensibilizzazione al lavaggio delle mani

Nota Applicativa Igiene N.08

Campagna di sensibilizzazione al lavaggio delle mani


Una frequente e corretta pratica igienica può fermare il diffondersi dei germi, delle contaminazioni, delle malattie.

Perchè lavarsi le mani

La frequente e la corretta igiene delle mani può arrestare la diffusione dei germi, delle contaminazioni, delle malattie. Molti casi di raffreddori, influenza e malattie di origine alimentare sono diffuse dalle mani sporche / contaminate e determinano ingenti danni economici.

Le infezioni sono la prima causa al mondo di malattia e la terza causa di morte.

Un corretta pratica igienica delle mani riduce il rischio del diffondersi dei germi resistenti agli antibiotici come ad esempio lo St. aureus resistente alla meticillina (MRSA).

Alcuni virus e batteri possono sopravvivere 2 ore o più a lungo su superfici come tavoli, maniglie di porte e telefoni. Questi germi possono penetrare nel nostro corpo quando le nostre mani non lavate toccano il naso, la bocca, gli occhi o ferite aperte. Un semplice lavaggio con acqua e sapone può in molti casi ridurre infezioni oltre del 50%.

Come lavarsi le mani

• Usare sapone ed acqua corrente calda

• Strofinare molto bene i polsi, i palmi, la parte superiore delle mani, le dita, i sotto unghie per almeno 15/20 secondi

• Risciacquare molto bene le mani sotto acqua calda corrente

• Asciugare molto bene le mani con un asciugamano pulito, tovagliolo di carta o aria asciutta forzata

• Se desiderato, applicare alla pelle una lozione per prevenire la secchezza

• Si possono utilizzare anche altre alternative come salviette sanitizzanti o lozioni quando non è disponibile sapone ed acqua. In ogni caso, se le mani sono visibilmente sporche, devono essere lavate con acqua e sapone

Quando lavarsi le mani

• Dopo l’impiego dei servizi igienici

• Prima, durante, dopo la preparazione di alimenti ed in modo particolare carne cruda, pollame e mitili, etc.

• Prima e dopo aver mangiato

• Prima di applicarsi o togliersi lenti a contatto

• Dopo aver toccato animali o manipolato feci di animali

• Prima e dopo aver avuto cura di ammalati o feriti

• Dopo aver starnutito, tossito

• Con maggiore frequenza quando si è ammalati o qualche familiare è ammalato

• Tutte le volte che le mani sono sporche

Fonte: CDC Centre for Disease Control, Atlanta USA. American Society for Microbiology.

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Nota Applicativa Igiene N.07 – Operazione “Mani Pulite”

Nota Applicativa Igiene N.07

Operazione “Mani Pulite”


Negli USA è in corso l’azione a carattere nazionale “Operation Clean Hands” che non ha nulla a che fare con il sottofondo politico italiano venuto alla luce con “Mani Pulite”.

E’ promossa dalla American Society for Microbiology e si rivolge infatti a tutti coloro che in un modo od in un altro sono coinvolti con l’igiene nel mettere in evidenza come la cattiva abitudine del mancato od incorretto lavaggio delle mani è associato a rischi per la salute.

Il lavaggio delle mani è uno dei più importanti mezzi per prevenire il diffondersi delle infezioni.

Il riportare qui di seguito il testo integrale tradotto del materiale che viene fornito dalle Autorità per facilitare questa attività informativa negli USA ha lo scopo di mettere a disposizione dei responsabili

dell’ igiene aziendale e pubblica italiani materiale didattico/informativo per meglio sensibilizzare il personale all’igiene. Il lavaggio delle mani è infatti la chiave di volta per ridurre il pericolo delle contaminazioni microbiche che portano inevitabilmente alle tossinfezioni alimentari, alla diffusione delle malattie infettive, alla riduzione della shelf-life dei prodotti alimentari, etc. 

Ricordiamoci di lavarci le mani!

Il lavarsi correttamente le mani rappresenta il primo passo nel mantenerci sani. E quando ce le laviamo, ricordiamoci di farlo con abbondanza di sapone ed acqua calda: ciò riduce la diffusione dei microrganismi da una persona ad un’altra. Secondo quanto affermato da qualificate autorità dell’ Istituto Superiore di Sanità, il lavaggio delle mani è il mezzo più efficace per prevenire il diffondersi delle infezioni.

Se ci laviamo le mani correttamente, ridurremo la possibilità di trasferimento dei germi, anche quelli che sono diventati resistenti agli antibiotici.

Una recente indagine condotta su larga scala ha messo in evidenza come ad una percentuale dichiarata dagli intervistati del 94 % si e’ scesi al 68 % nel reale lavaggio delle mani registrato all’ uscita dei servizi igienici.

Perchè dobbiamo lavarci le mani

I germi sono così piccoli che non si possono vedere ad occhio nudo. Alcuni di essi possono causare malattie come la diarrea, vomito con anche più gravi conseguenze.

Microrganismi che causano le malattie possono entrare nel nostro corpo se non ci si lava le mani o ci si tocca naso, bocca e ferite aperte.

Non è solo importante che gli operatori sanitari, gli addetti alla ristorazione, alla produzione e confezionamento degli alimenti abbiano una responsabilità professionale a dover lavarsi le mani; chiunque deve darsi una priorità personale per il lavaggio delle mani.

Quando ci dobbiamo lavare le mani

Prima di:

– Preparare o mangiare alimenti

– Trattare una ferita od un taglio o prestare cura ad un ammalato

– Inserire o togliere lenti a contatto.

Dopo:

– Aver usato i servizi igienici

– Aver cucinato/manipolato cibi crudi (carne, pollame, pesce)

– Aver cambiato un assorbente igienico

– Essersi soffiati il naso o tossito

– Aver toccato animali domestici ed in particolare rettili od animali esotici

– Aver manipolato immondizie

– Aver prestato cura ad un ammalato o ferito.

Come dobbiamo lavarci le mani?

COME lavarsi le mani è altrettanto importante come QUANDO lavarsi le mani.

Un semplice passaggio sotto il getto d’acqua non è sufficiente.

Ogni qualvolta che ci si lava le mani:

– Utilizzare acqua corrente tiepida o calda

– Utilizzare sapone (preferibilmente antibatterico)

– Lavare molto bene tutte le parti: polso, palmo, dorso, dita, sottounghie (possibilmente con uno spazzolino da unghie)

– Strofinare le mani insieme per almeno 10/15 secondi

– Quando ci si asciuga, iniziare dall’avambraccio procedendo progressivamente verso mani e dita accarezzando la pelle piuttosto che strofinarla per evitare screpolature

– Applicare una lozione per mani al termine del lavaggio per aiutare a prevenire l’essiccazione della pelle.

Conclusioni

La quantità e varietà di germi che trasportiamo quotidianamente sulle nostre mani sono astronomiche. Fortunatamente solo alcuni possono causare malattie, ma se ci dimentichiamo di lavarci le mani o le laviamo in modo inadeguato, possiamo trasferire questi germi ad altre persone. Un corretto lavaggio delle mani ci consente di mantenerci sani evitando di diffondere e di ricevere germi.

Riferimenti

 ASM American Society for Microbiology, Bayer Corp.,”Don’t Get Caugh – Dirty Handed!” Operation Clean Hands (1996).

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Nota Applicativa Igiene N.06 – Monitoraggio microbiologico delle superfici con piastre a contatto

Nota Applicativa Igiene N.06

Monitoraggio microbiologico delle superfici con piastre a contatto


L’impiego delle piastre a contatto  (Contact Plate, RODAC) risulta più obiettivo e riproducibile in abbinamento al sistema “RODAC-WEIGHT” in quanto viene eliminata la soggettività dell’operatore.  Si riportano i suggerimenti presentati nella pubblicazione “Il Monitoraggio Microbiologico negli Ambienti di Lavoro” Edizione 2005 dell’ INAIL (P. Anzidei, L. Frusteri, R. Giovinazzo, E. Guerrera, D. Sarto, N. Todaro, F. Venanzetti).

RODAC-WEIGHT

“Il campionamento delle superfici viene eseguito mediante l’applicazione di piastre Petri tipo a contatto (cioè con la superficie del terreno adatta per l’adesione con la superficie da monitorare), riempite di idoneo terreno di coltura, esercitando una lieve pressione della piastra sulla superficie da monitorare. Si raccomanda l’utilizzo di un applicatore temporizzato a peso standardizzato secondo le norme ISO (ad esempio il “RODAC-WEIGHT”, piuttosto che l’effettuazione manuale della applicazione. Infatti i coefficiente di variazione sono risultati molto più bassi quando si è utilizzato il “RODAC-WEIGHT” piuttosto che il campionamento “manuale” per il controllo delle medesime superfici. La durata standard della applicazione è di 10 secondi. E’ consigliabile effettuare i prelievi in triplo sulla medesima superficie in esame, campionando in tre punti vicini significativi per la valutazione dei livelli medi di contaminazione.”

“Terreni e parametri microbiologici”

PARAMETRO

TERRENO

Conta batterica totale psicrofilaPlate Count AgarTryptic Soy Agar
Conta batterica totale mesofilaPlate Count AgarTryptic Soy Agar
Conta fungina totale  con inibizione della popolazione microbica contaminanteSabourad Agar + Cloramfenicolo
StafilococchiMannitol Salt Agar
Batteri Gram negativiMac Conkey Agar
Pseudomonas sppCetrimide Agar

“Calcolo delle Unità Formanti Colonie” su superfici

La densità microbica, espressa in termini di UFC/100 centimetri quadrati, viene calcolata dividendo il risultato del conteggio (N, numero di colonie per piastra) per l’area di contatto della piastra con la superficie in esame (24 centimetri quadrati) e moltiplicando il risultato per 100.

UFC/100 centimetri quadrati = N / 24 x 100.”

 

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Nota Applicativa Igiene N.05 – Documentazione per calibrazione ufficiale del campionatore microbiologico d’aria

Nota Applicativa Igiene N.05

Documentazione per calibrazione ufficiale del campionatore microbiologico d’aria


Il campionatore d’aria dovrebbe essere calibrato ogni 6 / 12 mesi a seconda della frequenza d’uso. Lo strumento deve essere inviato al “laboratorio di calibrazione” dove verrà sottoposto a calibrazione mediante apposito  strumento. Ogni singolo strumento deve essere spedito completo di un documento di identificazione dove sono riportate tutte le informazioni relative alla sua identificazione, ultima calibrazione, spiegazione di eventuali anomalie di funzionamento. Dovrà essere indicato anche il nome dell’operatore e / o persona responsabile dell’assistenza tecnica locale.

Si riporta qui di seguito un esempio di documento da compilare e che dovrà accompagnare il campionatore inviato al “laboratorio di calibrazione”.

DOCUMENTATION FOR DELIVERY OF THE AIR SAMPLER

TO THE CALIBRATION LABORATORY

Documentazione per la spedizione del campionatore d’aria al laboratorio di calibrazione

DateDataGiorno / Mese / AnnoDay / Month / Year
Document IdentificationIdentificazione documento□ Packing list / Bolla di consegna□ Invoice / Fattura PF

□ Custom declaration / Dichiarazione doganale

Name and identification of the companyNome e identificazione della società□ Name / Nome□ Address / Indirizzo

□ Phone Number / Numero telefonico

□ Fax Number / Numero fax

□ e-mail

□ VAT / IVA

Name of company  people in charge of the instrument useNome delle persone della società incaricate dell’uso e manutenzione dello strumento□ Air sampler operator  / phone numberNome dell’operatore del campionatore / numero telefonico

□ Servicing people / phone number

Nome dell’addetto  all’assistenza tecnica /

□ Laboratory / Department / phone number

Laboratorio / Reparto / numero telefono

□ Purchase Department/

Ufficio Acquisti/ numero telefono

Name of air samplerNome del campionatore 
Serial number of the air samplerNumero di serie dello strumento 
Last calibration dateUltima data di calibrazione 
Last calibration laboratory (name and address)Laboratorio che ha eseguito l’ultima calibrazione 
Parts / accessories deliveredAccessori spediti con lo strumento□ aspirating head / testata di aspirazione,□ battery pack / carica-batteria,

□ case / valigetta,

□ tripod / trepiede,

□ instruction manual / manuale di istruzioni

Copy of the previous calibration document enclosedCopia del precedente documento di calibrazione□ YES / SI□ NO / NO
Sample of used Contact plate or Petri dishCampioni di Contact Plate o scatola Petri usati□ YES / SI□ NO / NO
Details of irregular instrument runningDettagli di eventuale  funzionamento irregolare 
Instrument repairRiparazione dello strumentoIf the sampler needs repair, is it necessary to wait for your O.K.?Se il campionatore necessita di riparazione, è necessario avere il vostro benestare?

□ YES / SI

□ NO / NO

Declaration that the instrument has been disinfected before deliveryDichiarazione che lo strumento è stato disinfettato prima della spedizione□ YES / SI□ NO / NO
Suggested shipment agent after calibrationSpedizioniere richiesto per il rinvio dopo calibrazione□ Name / Nome□ Address / Indirizzo

□ Phone number / Numero telefono

 

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Nota Applicativa Igiene. N.04 – Comportamento dell’ispettore in fase ispettiva ufficiale in ambiente di produzione alimentare

Nota Applicativa Igiene. N.04

Comportamento dell’ispettore in fase ispettiva ufficiale in ambiente di produzione alimentare


– La fase ispettiva: comportamento

Durante la fase ispettiva, è bene considerare che, nella trasmissione dei messaggi di sicurezza alimentare agli operatori addetti alla vendita e al dettaglio, la comunicazione non verbale ha un’importanza analoga alla comunicazione verbale.

– Lavare le mani all’inizio dell’ispezione e ogni volta che si rende necessario.

– Non toccare i cibi “ready-to-eat” con le mani nude. Se necessario usare i guanti.

– Disporre di un termometro tarato e sanificare la sonda utilizzata per la misurazione della temperatura dei cibi.

– Utilizzare un copricapo apposito e seguire le Buone Norme di Igiene Personale.

– Prevenire ogni contaminazione derivante dalla propria attività.

Per condurre un’ispezione basata sull’analisi del rischio è necessaria la seguente attrezzatura:

– Camice,  guanti,  copri scarpe, copricapo, torcia elettrica.

– Termometro con sonde appropriate per i cibi e materiali per la loro disinfezione.

– Sacchetti sterili  tipo “Presto-Chiuso” e materiale di prelevamento sterile per il prelievo di campioni.

– Tamponi per eventuali verifiche del livello di sanificazione delle superfici.

– Valigetta trasporto a temperatura controllata.

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Nota Applicativa Igiene N.03 – Linee Guida per la definizione di protocolli di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione

Nota Applicativa Igiene N.03

Linee Guida per la definizione di protocolli di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione


Per quanto attiene agli ambienti di lavoro, si sottolinea che in base al D.L. sulla sicurezza, il datore di lavoro deve provvedere affinché i lavoratori dispongano di aria salubre e gli impianti vengano sottoposti a regolare pulizia e manutenzione tecnica, onde assicurare negli ambienti condizioni igieniche adeguate.”

1 – Campo di applicazione

Le conseguenze di una cattiva manutenzione delle apparecchiature di condizionamento ed in particolare delle canalizzazioni dell’aria sull’IAQ, in molti casi, possono essere gravi. Spesso si è riscontrata l’esistenza di agenti patogeni diffusi negli ambienti condizionati proprio attraverso le reti di distribuzione, con gravi rischi per la salute ed il benessere degli occupanti l’edificio.”

2. Requisiti igienici per le operazioni di manutenzione degli impianti di climatizzazione

2.1. Generalità

La salvaguardia delle condizioni igieniche, per i sistemi impiantistici che utilizzano l’acqua, deve essere effettuata mediante regolari controlli e procedure di sanificazione, inclusa l’eventuale sterilizzazione dei componenti. La Carica Batterica Totale (Metodo EN ISO 6222:2001 Qualità dell’acqua – Valutazione quantitativa dei  microrganismi vitali – Conteggio delle colonie per inoculo su terreno agarizzato)  nell’acqua nelle sezioni di umidificazione non deve superare 1000 UFC/ml (106 UFC/L.

Il campionamento dell’acqua per la ricerca di Legionella, deve essere effettuato in un numero di siti che sia rappresentativo dell’impianto. La qualità dell’acqua spruzzata nelle sezioni di umidificazione deve essere periodicamente controllata. L’incremento della carica batterica deve essere prevenuto mediante periodica pulizia dei sistemi oppure, se necessario, mediante sanificazione. Le ispezioni periodiche devono includere le operazioni di controllo del conteggio batterico totale e, se ritenuto necessario, controllo della carica di Legionella.

2.2.3. Umidificatori d’aria

La contaminazione batterica totale dell’acqua circolante non deve eccedere il valore di 1000 UFC/ml (106 UFC/L).

2.2.4 Batterie di scambio termico

Si raccomanda, durante ogni ispezione, di porre particolare attenzione alle superfici alettate, ed in particolare alle bacinelle di raccolta della condensa che costituiscono i luoghi dove maggiormente proliferano microrga-nismi e muffe.

2.2.9. Torri di raffreddamento

Si raccomanda di eseguire analisi microbiologiche periodiche dell’acqua relative alla carica batterica totale. Tale periodicità può dipendere dalla condizioni di qualità iniziali dell’acqua destinata all’utilizzo nelle torri di raffreddamento e comunque non dovrebbe essere inferiore ad almeno 4 volte l’anno.”

Fonte: Ministero della Salute. Schema di Linee Guida per la definizione di protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione

 

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Nota Applicativa Igiene N.02 – Linee Guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati

Nota Applicativa Igiene N.02

Linee Guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati


  1. Supplemento Ordinario Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 276 del 27.11.2002.
  2. Decreto  Legislativo  n.81/08:  Attuazione  delle  Direttive  89/391/CEE,  89/654/CEE,  89/655/CEE,  89/656/CEE, 90/629/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE, riguardanti il miglioramento della  sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. Gazzetta Ufficiale n. 265 del 12.11.1994. Serie Generale.
  3. Decreto Legislativo n. 242/96. Modifiche ed integrazioni al D.L.vo n. 81/08. Gazzetta Ufficiale n. 104 del 6.5.1996. Serie Generale.
  4. Direttiva 2000/54/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.9.2000 relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti biologici durante il lavoro. Gazzetta Ufficiale Comunità Europea 17.10.2000. L.262/21.
  5. Linee Guida recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-recettive e termali. Provvedimento 13.1.2005. Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.28 del 4.2.2005.
  6. Water Quality detection and enumeration of Legionella. International Standard ISO 11731:1998.
  7. European Collaborative Action, Indoor Air Quality & Its Impact on Man. Report n. 12. Biological Particles in Indoor Environments. Commission of the European Communities EUR 14988 EN 1993.
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Nota Applicativa Igiene N.01 – Operazione Mani Pulite

Nota Applicativa Igiene N.01

Operazione Mani Pulite


Operazione Mani Pulite

E’ dal Settembre 1996 che negli USA è in corso l’azione a carattere nazionale “Operation Clean Hands” che non ha nulla a che fare con il sottofondo politico italiano venuto alla luce con “Mani Pulite”.  E’ promossa dalla American Society for Microbiology e si rivolge infatti a tutti coloro che in un modo od in un altro sono coinvolti  con l’igiene nel mettere in evidenza come la cattiva abitudine del mancato od incorretto lavaggio delle mani è associato a rischi per la salute.

Il lavaggio delle mani è uno dei più importanti mezzi per prevenire il diffondersi delle infezioni.

Il testo integrale “Operation Clean Hands”

Si riporta qui di seguito il testo integrale tradotto del materiale che viene fornito dalle Autorità per facilitare questa attività informativa negli USA ha lo scopo di mettere a disposizione dei responsabili  dell’ igiene aziendale e pubblica italiani materiale didattico/informativo per meglio  sensibilizzare il personale all’igiene.  Il lavaggio delle mani è infatti la chiave di volta per ridurre il pericolo delle contaminazioni microbiche che portano inevitabilmente alle tossinfezioni alimentari, alla diffusione delle malattie infettive, alla riduzione della shelf-life dei prodotti alimentari, etc.

Ricordiamoci di lavarci le mani!

Il lavarsi correttamente le mani rappresenta il primo passo nel mantenerci sani. E quando ce le laviamo, ricordiamoci di farlo con abbondanza di sapone ed acqua calda: ciò riduce la diffusione dei microrganismi da una persona ad un’altra. Secondo quanto affermato da qualificate autorità dell’ Istituto Superiore di Sanità, il lavaggio delle mani è il mezzo più efficace per prevenire il diffondersi delle infezioni. Se ci laviamo le mani correttamente, ridurremo la possibilità di trasferimento dei germi, anche quelli che sono diventati resistenti agli antibiotici.

Una recente indagine condotta su larga scala ha messo in evidenza come ad una percentuale dichiarata dagli intervistati del 94 % si e’ scesi al 68 % nel reale lavaggio delle mani registrato all’ uscita dei servizi igienici.

Perche’ dobbiamo lavarci le mani

I germi sono così piccoli che non si possono vedere ad occhio nudo. Alcuni di essi possono causare malattie come la diarrea, vomito con anche più gravi conseguenze.  Microrganismi che causano le malattie possono entrare nel nostro corpo se non ci si lava le mani o ci si tocca naso, bocca e ferite aperte. Non è solo importante che  gli operatori sanitari, gli addetti alla ristorazione, alla produzione e confezionamento degli alimenti abbiano una responsabilità professionale a dover lavarsi le mani; chiunque deve darsi una priorità personale per il lavaggio delle mani.

Quando ci dobbiamo lavare le mani

Prima di:

– Preparare o mangiare alimenti

– Trattare una ferita od un taglio o prestare cura ad un ammalato

– Inserire o togliere lenti a contatto Dopo:

– Aver usato i servizi igienici

– Aver cucinato/manipolato  cibi crudi (carne, pollame, pesce)

– Aver cambiato un assorbente igienico

– Essersi soffiati il naso o tossito

– Aver toccato animali domestici ed in particolare rettili od animali esotici

– Aver manipolato immondizie

– Aver prestato cura ad un ammalato o ferito.

Come dobbiamo lavarci le mani?

COME lavarsi le mani è altrettanto importante come QUANDO lavarsi le mani.  Un semplice passaggio sotto il getto d’acqua non è sufficiente.

Ogni qualvolta che ci si lava le mani:

– Utilizzare acqua corrente tiepida o calda

– Utilizzare sapone (preferibilmente antibatterico)

– Lavare molto bene tutte le parti: polso, palmo, dorso, dita, sottounghie (possibilmente con uno spazzolino da unghie)

– Strofinare le mani insieme per almeno 10/15 secondi

– Quando ci si asciuga, iniziare dall’avambraccio procedendo progressivamente verso mani e dita accarezzando la pelle piuttosto che  strofinarla per evitare screpolature

– Applicare una lozione per mani al termine del lavaggio per aiutare a prevenire l’essiccazione della pelle.

Conclusioni

La quantità e varietà di germi che trasportiamo quotidianamente sulle nostre mani sono astronomiche. Fortunatamente solo alcuni possono causare malattie, ma se ci dimentichiamo di lavarci le mani o le laviamo in modo inadeguato, possiamo trasferire questi germi ad altre persone. Un corretto lavaggio delle mani ci consente di mantenerci sani evitando di diffondere e di ricevere germi.

Riferimenti

ASM American Society for Microbiology, Bayer Corp.,”Don’t Get Caugh – Dirty Handed!” Operation Clean Hands (1996).